Sono ancora pochi gli studi, ad esclusione di quelli di grandi dimensioni, che si sono dotati di una strategia o di un piano per le risorse IT. Molti preferiscono adottare decisioni ad hoc che portano spesso a risultati deludenti, come l’acquisto di tecnologie non perfettamente adeguate alle necessità dello studio o lo stanziamento di risorse insufficienti per l’implementazione dei sistemi e la relativa formazione dello staff, con la conseguenza che l’investimento non produce tutti i benefici potenzialmente ottenibili. L’assenza di un piano obbliga gli associati a riunirsi, in pratica, tutte le volte che sorge la necessità di un acquisto. La soluzione migliore è che lo studio rediga un piano e un budget triennali per le risorse IT, da riesaminare e aggiornare ogni sei mesi. Il piano dovrà essere approvato dal management o dall’assemblea degli associati. Una volta adottato il piano, il manager o l’associato responsabile dei sistemi IT dovrebbe avere piena autonomia di esecuzione, salvo si rendano necessarie ulteriori autorizzazioni a causa di scostamenti significativi. Gli elementi costitutivi di un piano IT sono elencati qui di seguito.
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